CONCORSO GABBIANO
Alina Marazzi
Alina Marazzi è regista di documentari, film e teatro. La sua formazione cinematografica avviene a Londra negli anni 80. Successivamente alterna la regia di documentari per la televisione, il lavoro di aiuto regista per il cinema, la collaborazione con alcune realtà artistiche (Studio Azzurro, Fabrica), e il coinvolgimento con realtà sociali (laboratori video in carcere). Al centro della sua ricerca sono la soggettività femminile e il lavoro sulle immagini della memoria. Un’ora sola ti vorrei (2002) è il suo primo film documentario d’autore, realizzato interamente con filmati di famiglia; in seguito realizza Per Sempre (2005), un documentario sulla clausura femminile, il lungometraggio di archivio Vogliamo anche le
rose (2007) – storie di donne nel decennio della liberazione sessuale, Tutto parla di te (2012) con Charlotte Rampling.
Rebecca De Pas
Dopo essersi laureata in studi cinematografici, ha iniziato a lavorare per i festival cinematografici nel 2004, presso la Cineteca di Bologna. Dopo diverse esperienze in Italia, Francia e Spagna, nel 2009 è entrata a far parte del FID di Marsiglia dove ha lavorato per 11 anni come programmatrice. Nel 2018 è diventata consulente al programma per la Viennale. In passato ha fatto parte del comitato di selezione di Berlinale Talents e come matchmaker per la sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia. A partire dal settembre 2019 è entrata a far parte del team del festival Visions du Réel come programmatrice. Nella primavera del 2022 è diventata membro del comitato di selezione sia per i lungometraggi che i corti dell’International Film Festival Rotterdam.
Stefano Centini
Stefano Centini è un produttore italiano con base a Taipei, Taiwan. Dopo essersi laureato alla National Film School – Centro Sperimentale Sede Lombardia in Italia, si è trasferito a Taiwan dove ha studiato produzione cinematografica e televisiva alla National Taiwan Art University of the Arts. A Taiwan ha prodotto diversi cortometraggi e lungometraggi, tra cui il cortometraggio Nia’s Door (premiato come miglior cortometraggio asiatico al Busan IFF 2015), finanziato dal Ministero della Cultura di Taiwan, il lungometraggio documentario Absent Without Leave (2016, SGIFF Audience Choice Award) e il segmento The Sleep (2018) per la versione taiwanese del film di successo di Hong Kong Ten Years. È membro di EAVE e ha partecipato al Berlinale Tokyo Talents.
CASA ROSSA INTERNAZIONALE
Valia Santella
Valia Santella, nata a Napoli, dopo aver lavorato alcuni anni in teatro come assistente e aiuto alla regia, nel 1990 inizia a lavorare come Segretaria di Edizione, collaborando con i maggiori registi italiani. Nel 2007 ha collaborato alla regia e alla sceneggiatura del film Lascia perdere, Johnny! di Fabrizio Bentivoglio. Nel 2001 gira il documentario Nel nome del popolo italiano prodotto da Angelo Barbagallo e Nanni Moretti per la Sacher film. Nel 2004 realizza il suo primo lungometraggio Te lo leggo negli occhi con Stefania Sandrelli, Teresa Saponangelo, Luigi Burruano prodotto da Angelo Barbagallo e Nanni Moretti per la Sacher film. Dal 2010 lavora come sceneggiatrice. Tra i principali lavori: Miele (2013) diretto da Valeria Golino, Mia madre (2015) diretto da Nanni Moretti, Pericle il Nero (2016) diretto da Stefano Mordini, Fai bei sogni (2016) diretto da Marco Bellocchio, Napoli velata (2018) diretto da Ferzan Ozpetek, Euforia (2018) diretto da Valeria Golino.
Luigi Abiusi
Critico letterario e cinematografico, musicale. È stato selezionatore per la Settimana Internazionale della critica della Mostra del cinema di Venezia. Dirige la rivista di cultura cinematografica Uzak.it e scrive sul quotidiano Il Manifesto. Collabora con l’enciclopedia del cinema Treccani per la quale ha curato le voci su, tra gli altri, l’ultimo Angelopoulos, Weerasethakul, Albert Serra, Tsukamoto. È docente presso l’Università di Bari, presso l’Università del Salento e presso l’Istituto Universitario per mediatori linguistici Carlo Bo. Tra le ultime sue pubblicazioni i volumi “Per gli occhi magnetici. Campana Pasolini Erice Tarantino” (2011) e “Tempo di Campana. Divenire della poesia tra Nietzsche e Deleuze” (2008). Ha curato il volume “Il film in cui nuoto è una febbre. Registi fuori dagli scheRmi” e dirige per l’Apulia Film Commission la rassegna di cinema internazionale ad esso collegata.
Daniela Nicolò
Studia a Urbino, dove avviene l’incontro artistico con Enrico Casagrande all’interno del gruppo teatrale universitario Atarassia e di E.A.S.T. (European Associations of Students of Theatre). Dopo la laurea si trasferisce a Rimini, dove nasce l’idea di fondare un gruppo indipendente che inizialmente prende il nome di Opere dell’ingegno.
Nel 1991 elabora insieme a Casagrande “Stati d’assedio”, ispirato a “Lo stato d’assedio” di Albert Camus, uno spettacolo che prevede il coinvolgimento del pubblico in un percorso itinerante. Già da questa prima esperienza produttiva, si delinea la natura polimorfica della nuova formazione artistica: oltre agli attori, sono infatti coinvolti nel progetto musicisti, disegnatori e scultori. Nel 1992 il gruppo cambia nome e diviene Motus. Inizia così una lunga serie di produzioni e di eventi, curati e diretti sia da Daniela che da Enrico.
3 MINUTI A TEMA FISSO
Roberto Silvestri
Roberto Silvestri è giornalista, critico cinematografico, direttore di festival e docente universitario. Scrive su FilmTv ed è uno dei conduttori del programma quotidiano di RadioTre Hollywood Party. Per 35 anni redattore del Manifesto e responsabile di Alias, il settimanale culturale. Negli anni 70 ha fondato il cineclub romano Il Politecnico. Ha pubblicato tra l’altro “Da Hollywood a Cartoonia”, “Macchine da presa” (Mimimum Fax), “Il CiottaSilvestri” e “Bambole perverse” (La nave di Teseo).
Minnie Ferrara
Minnie Ferrara inizia la sua carriera nel mondo del cinema come Presidente di Indigena, agenzia di promozione di un gruppo di case di produzione e di filmmaker indipendenti dell’area milanese e torinese. Nel 1990 fonda la casa di produzione Minnie Ferrara & Associati Srl, con la quale realizza vari lungometraggi in collaborazione con Mediaset, RAI Cinema e Medusa Film. È docente presso l’Università IULM di Milano dove è titolare del corso di Economia del Cinema: strategie e strumenti, all’interno del corso di Laurea magistrale in Televisione, cinema e new media. Da ottobre 2019 è Direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti.
Irene Dionisio
Irene Dionisio, filmmaker e artista (Torino, 1986). Il suo primo documentario La fabbrica è piena – Tragicommedia in otto atti (2012) è stato presentato in anteprima europea al Visions du Réel (2012) e successivamente al Taichung Film Festival a Taipei (2012). Con il suo secondo documentario Sponde (2015) presentato in Concorso Internazionale al Festival dei Popoli (2015) ha vinto, tra gli altri, il Premio Solinas, il Premio Scam – Brouillon d’un rêve e il Premio della Giuria del Cinema Verità in Iran. Il suo primo lungometraggio Le ultime cose (2017) ha avuto la sua prima alla Settimana della Critica di Venezia per poi circuitare in numerosi festival internazionali. Il film, tra i vari riconoscimenti, è stato nominato ai David di Donatello, per il Globi d’Oro al Miglior Debutto e ha vinto un Nastro d’Argento per la Migliore Sceneggiatura. Nel 2020 realizza l’episodio Mondo Nuovo del film collettivo Le storie che saremo (2020), menzione speciale al Bellaria Film Festival. Nel 2021 firma, prodotta da Gucci e Rai Teche, il ritratto documentario ABO. Transitando (2021) di Achille Bonito Oliva. Nel 2021 è stata insignita del Premio Giuseppe Bertolucci. Le sue opere sono state esposte – tra gli altri – al Magazzino Italian Art – NY, Ocat di Shanghai, al Pac di Milano, Villa Arson di Nizza, Onu di Ginevra e New York, Palazzo Grassi di Venezia, al Museo Berardo di Lisbona, al MamBo di Bologna, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, e in altre gallerie nazionali ed internazionali. Alla sua attività artistica affianca un lavoro continuo come operatrice culturale. Ha diretto il Festival LGBTQI – Lovers – sotto il Museo Nazionale del Cinema, dandogli un’impronta fortemente femminista ed intersezionale. Ha inoltre collaborato con riviste con La Stampa e realtà come Radio Tre. Come docente ha curato corsi per differenti enti come il Teatro Stabile – To, la Scuola Civica di Milano, Scuola Holden, Torino, NYU Film Academy, Head – Ginevra, il Dicastero di Lugano e molti altri. Ha inoltre scritto recentemente il volume “Lo sguardo del regista – Gli innovatori del cinema italiano” (2023). E’ nella commissione di selezione dei documentati e giurata dell’Accademia dei David di Donatello. Attualmente sta lavorando alla sua prossima mostra e al suo prossimo progetto filmico.